martedì 19 giugno 2012

Mendoza, tierra del Sol ~

Ed ecco a voi la terza -e grazie al Cielo ultima- parte dei miei viaggi estivi in Argentina!

Viaggio numero 3: Mendoza, mi amor!

A Mendoza ci sono andata da sola, ospite dei genitori di una nostra amica argentina che vive in Italia ne nostro stesso comune. Devo dire che mi sono trovata benissimo con loro (il signor M. fa un asado spettacolare) emi piacerebbe tanto rivederli, un giorno.
I signori M. vivono a Las Heras, cittadina praticamente attaccata a Mendoza Capitale, prendi un pullman (da quanto tempo non ne prendevo uno!) e arrivi, semplicemente.
Delle città che ho visto qui in Argentina Mendoza è in assoluto la mia preferita, credo perché è molto europea. Una parte del corso principale sembra una parte del Vomero di cui on ricordo il nome...
Tra le altre cose, Mendoza è una città pulitissima, puoi, sederti a terra tranquillamente senza sporcarti o comunque sporcandoti al minimo; stessa cosa vale per i pullman e il trasporto pubblico, che qua funziona alla grande.
Inoltre c'è una piazza per ogni comunità di immigrati, le quali dispongono di un determinato periodo dell'anno ognuna per organizzare una festa a tema culturale. Quando sono arrivata io, guardacaso, era il turno degli Italiani. Inutile dire che mi hanno portato alla Piazza Italia, dove c'erano stand con piatti tipici di varie regioni -ma non c'era la Campania, fuck- e al centro della piazza un palco dove si sono esibiti quei ragazzi che fanno le acrobazie con le bandiere (quelle tipiche delle ricostruzioni medievali toscane di cui, perdonatemi, non ricordo il nome), dopo si è esibito un signore che son quasi certa fosse italiano davvero (non pezzotto discendente come la gente che ha organizzato la festa) e credo proprio napoletano, e che cantava canzoni napoletane. Ovviamente ho passato la serata cantando pure io a squarciagola, e tutti mi guardavano ahahahah *likeaboss*
Pooooooi, che altro? Ah, sí, la Festa della Vendemmia!!!
Una strafighissima festa internazionale della vendemmia (che nell'emisferio australe si fa agli inizi di marzo) con tanto di carri con le Regine della Vendemmia e un favoloso spettacolo in un anfiteatro nella montagna dotato di paesaggio mozzafiato e luci altrettanto belle, a cui io ho avuto la fortuna di assistere grazie a un'amica della signora M. che mi ha portata con lei.
Tale spettacolo consisteva in una rappresentazione con danza, poesie e luci colorate, che rappresentavano la Storia della Provincia di Mendoza, dagli indigeni fino ai giorni nostri e la prima vendemmia.
Il tutto coronato da spettacolari fuochi d'artificio durati mezz'ora, un sogno! *____*
Pensate che c'erano addirittura le fontane della città con l'acqua rossa per simulare il vino!

Mendoza è una città strutturata in stile europeo: un corso principale che si intreccia con altri, piazze di varie dimensioni, molti edifici antichi, caffé e bar vari sparsi nel centro, molta pavimentazione e poco asfalto, trasporto pubblico d buon livello, anche se non c'é la metropolitana.

Insomma, ho amato mendoza e avrei voluto restarci, ma non potevo abbandonare la mia famiglia ospitante xD

lunedì 18 giugno 2012

Vacanze in famiglia ~ Ovvero Villeggiamo a Villa Gesell!

Ed ecco a voi il resoconto del secondo grande viaggio che ho fatto qui, questa volta però con la famiglia ospitante non proprio al completo. (mancava Lucy, la mamá)

Viaggio numero 2: Villeggiamo a Villa Gesell!

Che dire, questa volta niente foto perché non le ho in questo pc e mi scoccio di far tutta la tiritera per recuperarle, ergo se volete vedere il posto cercatelo su google.com.ar -trallallero.
Allooooora, Villa Gesell è una placida cittadina marittima nella Provincia di Buenos Aires (che non ha niente a che fare con la città capitale federale, che è una Città Autonoma con un proprio governo), che per dimensioni, quantità di gente e tipo di abitazione si può paragonare a una cittadina della Riviera Romagnola.
Siamo andati lì per una corsa di moto (a Raul piacciono un sacco) e eravamo in sei: Raul, Nadia, Gaby, Valentino e Miguel, un cugino.
Il viaggio è stato scomodissimo, ovviamente, perché come ho già detto in Argentina le distanze sono immense. Diciamo che il viaggio Aluminé-Villa Gesell sarebbe come attraversare l'Italia Nord-Sud!
Una volta arrivati a destinazione, cerchiamo un posto da fittare per pernottare durante la settimana, e che trova Raul? Una casetta tipo palafitta sulla spiaggia! Che poi qua le spiagge fanno paura (a me personalmente, poi non so): sono enormi e non c'è niente, ma proprio niente all'orizzonte!
Kilometri e kilometri di spiagge enormi, a me ha fatto impressione, tanto che non ho voluto entrare in acqua, anche perché l'oceano è perennemente agitato... ma non poco, eh, tanto u.u
C'era un sacco di gente che faceva surf, tipo telefilm americani/australiani *fuckyeah*
Abbiamo mangiato benone, fatto un giro in un paesino che si trovava in mezzo a una specie di pineta poco lontano dalla costa e pieno zeppo di negozietti interessanti (dove ovviamente non ho comprato nulla :D ) -tutto ciò sotto la pioggia, coff coff...

Ah, poi la gara delle moto e dei quad è stata fighissima! Soprattutto quando si sono bloccati tipo domino tutti i quad ahahah (ho un video di questa scena xD)
Che altro? Beh, andavamo in giro come perfetti turisti cha vanno a villeggiare, quindi non c'è molto da dire, se non che il giorno dopo il ritorno son partita per Mendoza. -che sarà l'argomento del prossimo post!

Vi saluto, e penso sarà doppio post u.u

lunedì 11 giugno 2012

Cruzando la Patagonia en la ruta vi un niandú!

Bene, eccoci di nuovo qui e bentrovati per un nuovo episodio di "come perdere il proprio tempo leggendo il soliloquio di una demente!" !!
Allora, ieri vi ho lasciati dicendo che sono un po' più seria, ed è vero, quindi adesso vi parlerò di uno dei viaggi che ho fatto quest'estate, lasciandovi anche una bella foto.

Viaggio numero uno: Patagonia on the Road (fa figo, nevvero?)


Questo sì che è "on the road"!! (l'ho scattata io u.u)


Questo meraviglioso viaggio, organizzato da AFS, comprendeva attraversare praticamente tutta la Patagonia partendo da Neuquén Capitale fino a El Calafate, ovvero il centro abitato più vicino al Parco Nazionale del Perito Moreno (che sarebbe il ghiacciaio).
I luoghi che abbiamo visitato sono stati, in ordine: Comodoro Rivadavia, El Calafate e il Perito Moreno, Río Gallegos, una casa di tè gallesa, Puerto Madryn, più tutti i luoghi in cui ci siamo fermati anche solo per mangiare e riposare un po'.

-Comodoro Rivadavia è una città costiera e petroliera, probabilmente (ma non ne sono sicura) la più grande della Provincia del Chubut. E' stata la prima città sul mare -oceano, in verità- che ho visto dal mio arrivo in Argentina. E' carina, anche se purtroppo quei tre giorni in cui abbiamo pernottato lì il tempo non era dei migliori (era estate e io andavo in giro con la felpa). Ha un centro composto da una via principale e qualche edificio vecchio che dà un'aria vissuta alla città. Purtroppo devo dire, non senza un certo rammarico, che durante il tour in pullman non ce l'ho fatta e mi sono addormentata, e dire che io non ho MAI fatto pennichelle durante visite guidate in pullman. Che vergogna... ma non posso farci niente, è stato il tour più noioso che abbia mai fatto/ascoltato. Parlava solo di petrolio, porti e marina militare, una noia.

-Dopo aver attraversato tutta la Provincia del Chubut partendo da Comodoro, siamo entrati nella Provincia di Santa Cruz, la mia preferita, nonché penultima Provincia prima della cosiddetta Fine del Mondo -Fin del Mundo-, ossia la Provincia di Tierra del Fuego (purtroppo non ci sono stata qui, miseriaccia). Da queste parti ci sono niente meno che balene e pinguini, ma io non ho potuto vedere né uno né tantomeno l'altro. (doppia miseriaccia!)
Ovviamente il pezzo forte di questa parte del viaggio sono stati El Calafate e il Perito Moreno:



Già, gente, se pensavate che in Argentina ci fossero solo città caotiche e caldo a non finire vi siete sbagliati di grosso: El Calafate è la Svizzera del Sudamerica!
Dico sul serio, e c'erano anche tante belle cioccolaterie (mai quanto Bariloche, però).

Il Perito Moreno, come potete vedere, è la cosa più bella che abbia visto nella mia breve vita.
Ho fatto anche l'escursione su una parete del ghiacciaio con tanto di "ramponi" -non mi ricordo il nome-! (no, non era un'arrampicata xD)
In quel momento, lo devo dire, mi sono sentita in grado di poter fare qualsiasi cosa. Ero davvero felice. E questa felicità ha cambiato la concezione che ho di me stessa e soprattutto di questa esperienza.

-Río Gallegos è la Capitale della Provincia di Santa Cruz, ed è una città grande e piuttosto carina.

-Le Province di Santa Cruz e del Chubut sono state colonizzate da Gallesi, ecco perché da quelle parti è pieno di case di tè gallesi, per l'appunto.Noi siamo stati in quella più famosa, visitata niente meno che da Lady Diana. Un posto fuori dal tempo, stupendo, un tè ottimo e dei dolcetti e torte squisite! C'erano anche servizi da tè antichi in vetrine troppo belle che non riesco a descrivere.

-Puerto Madryn è un'altra città costiera (località turistica, tra l'altro) sempre del Chubut, famosa per la possibilità di avvistare balene e pinguini. Ovviamente quando ci sono andata io non era periodo. Che odio.


Bene, questo è tutto. Le riflessioni le lascio a un'altro post più generico che spero di pubblicare dopo quello su Mendoza e Villa Gesell.

Saluti :D

domenica 10 giugno 2012

Chi non muore si rivede.

Beh, pare che il mio ultimo post risalga a una era fa (niente meno che il 29 novembre 2011!!!), e credo proprio che ci sia qualcuno -fortunatamente poche persone- che non ne è rimasto affatto felice (ma io so che in realtà la maggioranza è stata stra-contenta di non  doversi più sorbire le mie scempiaggini.

Ma, cosa diamine è successo in questi sei mesi e qualche giorno?
Tante, troppe cose.
E perché non hai scritto nulla?
Non volevo annoiarvi, mi ero resa conto che non scrivevo niente di interessante.
Adesso, rileggendo i post, ho realizzato che all'epoca ero una emerita cretina, ma probabilmente lo sono ancora. Dico sul serio.
Si vedeva proprio che ero ai primi mesi di questa avventura/trasferta. E' strano come non mi riconosca più in quello che ho scritto precedentemente (anche se alcune cose ricordo bene di averle pensate, tipo quando ho definito la mia povera mamá argentina una mente smemorata e alquanto fancazzista e aver detto che quello era un classico esempio di nullafacenza argentina solo per il fatto che aveva dimenticato di andare a pagare la bolletta della linea a internet... *facepalm* Ero davvero una cretina, seriamente. E anche molto nerd, anche se questo non è cambiato.


Fortunatamente le cose sono cambiate, oserei dire in meglio, e ora posso finalmente scrivere qualcosa di sensato e -forse- interessante.

Innanzitutto, quando ho pubblicato l'ultimo post erano da pochissimo cominciate le vacanze estive. Suddette vacanze sono durate fino a fine febbraio, e la scuola è iniziata a marzo.
In questi tre mesi di totale nullafacenza, intervallata da vani tentativi di dare un'occhiata al programma del mio liceo italiano, non solo ho viaggiato in lungo e in largo in questo meraviglioso Paese che è l'Argentina, ma ho anche approfondito la mia amicizia con delle persone e ho capito qualcosa di più su di me e su questa esperienza, in particolare che cosa sto imparando e cosa è cambiato dentro me.
Ah, adesso sono super-fan dei fiumi, dei laghi e dei ghiacciai -oh, Patagonia mia! ma non è certamente questo il cambiamento principale, fortunatamente per voi e per me.

Due viaggi in particolare mi hanno aiutato nel mio percorso personale, ossia:
-viaggio organizzato proprio da AFS al Ghiacciaio Perito Moreno;
-viaggio a Mendoza organizzato da me (con autorizzazioni varie) per andare a trovare i genitori di alcuni amici di famiglia che vivono in Italia.

Ho tipo un mese scarso per parlare di questi viaggi prima di andarmene, miseriaccia.
Cercherò di fare del mio meglio e impegnarmi a scrivere qualcosa di decente.
Solo un'ultima cosa: AGUANTE ARGENTINA!!!
E questo credo la dica lunga su quanto sia cambiata rispetto a novembre 2011.