martedì 29 novembre 2011

El campamento - sclero n°4 + osservazione n°3

Come avevo detto nell'ultimo post, giovedì 3 novembre sono andata in campeggio con la scuola fino a sabato 5.
Suddetto campeggio era riservato solo agli studenti del quarto anno, turno tarde (pomeriggio) -sì, io vado a scuola di pomeriggio!-, sezioni A, B e C, che tra l'altro sono le uniche esistenti xD
Ero molto preoccupta per questo campeggio, visto che non ci sono mai stata prima di allora (in campeggio -capitan ovvio) ma alla fine è stato davvero bello. Ho conosciuto molta gente, ho bevuto un sacco di mate e tereré -cosa di cui parlerò nel prossimo post- e ho visto dei posti veramente meravigliosi.
Le foto purtroppo non posso caricarle non so per quale strana ragione, ma ecco qui una carrellata di informazioni a caso su questo campeggio, perché mi scoccio di raccontare per filo e per segno che ho fatto:

-La notte in cui siamo arrivati ci hanno fatto fare una passeggiata notturna (con mia conseguente reazione sconvolta) per il campo dove ci trovavamo con lo scopo di trovare dei nastri. Naturalmente eravamo divisi in gruppi (io ero in quello rosso);

- Il posto in cui ci trovavamo era una planta de campamento fatta apposta perché ci vadano gli studenti, e gratis, tralaltro. Ce ne sono vari sparsi per tutto il Paese. E' composto da uno spiazzo per montare le tende e per il fuoco (fogón), più un edificio ch prima era una scuola, con cucina e bagni. Non era scomodo, insomma, e lo spazio aperto per attività varie era molto grande;

- Abbiamo fatto delle bellissime passeggiate nei dintorni del luogo, davvero meraviglioso. Laghi che sembrano mare e montagne modellate ad arte...

- Ogni gruppo aveva dei compiti da svolgere sempre diversi ogni giorno, come cucinare, pulire, pulire i bagni, raccogliere la legna, occuparsi del "diario" dell'esperienza, ecc. ;

- Siamo stati alla stazione di polizia alla frontiera col Cile. Figo! ;

- Dormire in tenda è bello, è figo, però può essere terribilmente scomodo! ;

- Ogni occasione è buona per il mate (¡ay amor!) ;

- C'è gente che ti fa strane domande, da queste parti... (no comment) ;

- Gli argentini che cercano di parlare italiano con un accento orribile e gridando come degli imbecilli NON sono simpatici, fidatevi. ;

- I professori ormai sono convinti che io sia un genio, dopo i discorsi politico-filosofici che ho fatto con loro al campeggio xD ;

Beh, questo è tutto. Visto che sono in vacanza dovrei postare qualcos'altro sulla fine della scuola e altri aneddoti vari, cosa che accadrà domani, credo.

lunedì 31 ottobre 2011

Avevo voglia di scrivere qualcosa - sclero n°3 + osservazioni n°2

Bene, visto che in questo momento non ho nulla da fare e i personaggi de La Casa di Topolino stanno facendo allegramente il limbo cantando in castellano, ovviamente, ho deciso di deliziarvi con un altro post.

Questa volta sarà un mix tra un post senza senso, uno sclero e una serie di osservazioni serie (scusate il gioco di parole).
Innanzitutto partiamo dallo sclero senza senso. Oggi il prof di Merceologia (Chimica inorganica), mentre mi spiegava una cosa che stava al computer -ognuno di noi ha un netbook *_____*- ha messo la punta della penna sul monitor e adesso c'è una macchia blu che mi disturba terribilmente.
Questo però mi fa venire in mente il fatto che io non ho ancora parlato della scuola di qua. Ah, che errore madornale!

Visto che mi scoccio di riscrivere tutto copierò quello che ho scritto nelle mail che ho mandato alle/ai prof italiani:

Allora, al quarto anno le materie sono:

Lingua e Letteratura (Castellano, che è il nome della lingua qui);
Matematica;
Merceologia (che non so tradurre ma per me è Chimica, visto che stiamo trattanto di atomi, molecole e legami);
Fisica;
Geografia;
Higiene (lo scrivo in originale; per la cronaca, ancora non ho capito che cos’è)
Contabilità;
Inglese;
Diritto;
Informatica;
Mecanografia;
Relazioni Umane (associate al turismo)
Geografia Turistica Argentina;
Educazione Fisica.

Ora passiamo ai dettagli: prima ho detto che qui ci si siede in gruppo, e ciò sia per una questione pratica sia proprio per metodologia. Ovviamente questo può variare, soprattutto tenendo presente il fatto che ci sono anche le scuole private che sono migliori di quelle pubbliche e che molto probabilmente seguono metodologie diverse. Continuando il discorso di prima riguardo ai gruppi, dicevo che questi ultimi sono segnati dall’inizio dell’anno e che anche l’appello si fa per gruppi. Anche le attività e i “compiti” si fanno all’interno del gruppo, escluse le verifiche. I banchi non sono individuali, ma a due, e si mettono due banchi insieme di fronte all’altro per formare un gruppo.
La mia impressione sul tipo di scuola da me frequentata non è molto buona, in verità. Le dico solo che i primi giorni volevo starmene a casa a studiare da privatista o tornarmene in Italia, che mio padre è molto arrabbiato e preoccupato e dice che sto perdendo un anno inutilmente, e che i miei genitori ospitanti dopo aver parlato una giornata con me hanno esclamato: “Ma tu potresti andare direttamente in quinta o non andarci proprio, a scuola qui! La privata sarebbe stata più congeniale, ma purtroppo questa è l’unica scuola secondaria nel giro di kilometri (e kilometri)”.
In ogni caso non è poi così male. Per esempio non danno quasi mai compiti per casa. Certo, spesso e volentieri manca qualche prof, ma non è poi così grave. Le spiegazioni sono molto semplici e lineari -a volte anche troppo- e da quando abbiamo ognuno un netbook (una delle poche cose buone della scuola pubblica di qua).
Diciamo pure tranquillamente che a parte qualche eccezione spesso e volentieri in classe mi annoio. Le uniche materie che non mi annoiano sono Geografia, Spagnolo, Merceologia, Matematica, Fisica, Diritto e Informatica. Ma passiamo al dettaglio:

Letteratura (Spagnolo) - l’ho fatto relativamente poche volte e abbiamo guardato un film per un discorso che avevano già incominciato sulle tecniche e i generi narrativi. L’insegnante non si preoccupa minimamente del fatto che io non sia in grado di scrivere più di una frase per volta in maniera quantomeno decorosa. Ma qui anche gli stessi argentini scrivono male, per quel che mi semba di capire, sia grammaticalmente che sintatticamente.
Mecanografia - la materia più odiosa e inutile che io abbia mai fatto. Alla fine potrebbero tranquillamente fare una sola materia con la lingua spagnola, tanto è lo stesso. Si trata di scrivere testi ome discorsi e simili, usare Powerpoint per presentazoni e varie (il tutto in gruppo). Peccato che anche questa insegnante non si curi minimamente del fatto che io non sia in grado di scrivere un discorso nella sua lingua.
Merceologia- materia interessante, in pratica è Chimica inorganica. Il prof è simpatico, mi crede un genio e capisco più o meno tutto.
Matematica- hanno un metodo così diverso che non so dire esattamente se stiamo a buon punto col programma. In ogni caso stiamo facendo “le funzioni quadratiche” che in pratica sarebbe la parabola però non è geometria analitica.
Fisica- il prof manca spesso, ma stiamo ai circuiti elettrici. Dovrò studiare da sola la termodinamica.
Geografia- in realtà è Storia, a mio parere. L’unica materia davvero interessante. Attualmente stiamo parlando dell’Unione Sovietica, con tanto di filmati e documentari dell’epoca.
Higiene- non ho capito cosa sia, e in più la professoressa mi ignora. Mi sembra c’entri qualcosa col corpo umano (ne abbiamo un modello) e il diritto, ma non ne sono sicura.
Contabilità- la materia per me più difficile. La settimana scorsa ho fatto un compito, e la prof ha detto che per una che non aveva la minima idea di cosa fosse un registro contabile non era fatto male, considerando che lei mi ha dato una infarinatura della materia in due ore.
Inglese- considerando che qui inglese si fa alla secondaria, fanno solo grammatica, e sono talmente indietro rispetto al nostro programma che la professoressa non mi fa fare niente. Aggiungo che quest’ultima è la professoressa più simpatica e competente, nonché l’unica che si interessa delle mie abilità in spagnolo e che mi porta i libri di grammatica castellana (il nome della lingua qui) per aiutarmi mentre gli altri fanno lezione. Altrimenti leggo libri in inglese che stanno nella biblioteca della scuola (che mi sembra bbastanza fornita, tra l’altro).
Diritto- altra materia interessante. Siccome si comincia in quarta adesso stiamo al diritto di famiglia, prima del mio arrivo avevano trattato delle leggi e quelle piccole cose che si fanno in prima da noi. Ovviamente è tutto basato sulla costituzione argentina.
Informatica- il professore è davvero in gamba, e sto imparando nuove cose sui programmi office.
Relzioni umane- sarebbe una sorta di pscologia delle relazioni applicate al turismo. Però adesso stiamo parlando di turismo sosteibile.
Geografia Turistica Argentina- stiamo facendo lo stesso argomento di Relazioni Umane. Sinceramente mi sembra molto stupido, potrebbero fare una sola materia.
Educazione fisica- no comment
 Ora, questa è la descrizione piuttosto dettagliata di ciò che faccio a scuola. La mia classe è il 4° A -che coincidenza!- e mi trovo abbastanza bene. Loro almeno, a differenza di quelli della classe dove stavo prima (una terza) sono decisamente più amichevoli.
Qui si fanno molti lavori pratici e cose di gruppo. Nonostante la scuola non sia così sviluppata, c'è un laboratorio scientifico funzionante con tanto di mini-circuito elettrico per dimostrazioni pratiche... e in più quest'anno hanno dato un netbook a tutti gli alunni (gente straniera compresa!!).
Molto figo, però mi manca un po' la scuola italiana e tutte quelle meravigliose materie umanistiche...


In compenso però ho molto tempo libero. A volte mi scoccio, soprattutto perché l'estate è alle porte e non posso iscrivermi a nessun corso D:


Ora però passiamo ad altro: giovedì partirò per un campeggio. Panico! Non sono mai stata in campeggio e per una come me NON sarà facile. Già mi immagino le figure di niente che farò xD

Aggiungete che Raúl mi sta tormentando per questo e vi renderete conto della mia situazione.


venerdì 28 ottobre 2011

Le Strade - osservazione/i n°1

La strada che da *** porta a Zapala, Neuquén, ecc. A lato vivo io.

Bene, con questa foto intendo iniziare il primo post serio di questo blog. La Ruta.
Le strade della Patagonia Argentina sono un qualcosa che va al di là della comprensione di qualcuno che ha sempre vissuto in Italia. Queste strade a due corsie sono impensabili da noi, e la prima volta che ci sono passata è stato durante il viaggio Buenos Aires-Zapala.
Avevo guardato dal finestrino ed ero rimasta scioccata: una strada stretta e interminabile nel bel mezzo del nulla... mi sembrava di essere finita in un altro mondo. E mi è venuta subito in mente la citazione di Buzz Lightyear:
Verso l'Infinito e Oltre!
 Già, proprio questo. In fondo non è quello che sto cercado di fare facendo questa esperienza?
In ogni caso queste strade rispecchiano in pieno anche la filosofia di questo Paese (e un po' di tutta l'America Latina): visto che non c'è traffico e puoi viaggiare solo per chilometri -e chilometri, come in quei film tipo "on the road" in libertà-, non c'è bisogno di fare super strade grandissime.
Tanto qua no pasa nada, ovvero non succede niente, non fa niente. Questo però non mi sta bene.
Cioé, è bello che qui siano tutti calmi e rilassati, però a lungo andare questa filosofia porta alla rassegnazione.
Sarà che io sono un'idealista. Comunque dovrei essere più calma e rilassata come loro.

La Ruta è come la vita, in ogni caso. E con questa riflessione, vi lascio, vado a mangiare.

Dove finiscono le strade, è proprio lì che nasce il Giorno...
 

mercoledì 26 ottobre 2011

Maldita! Ovvero quando la connessione a internet si suicida - sclero n°2

Allora, partiamo subito col dire che, il giorno dopo il mio primo post, la connessione è morta.
Questo, a mio parere, è alquanto inquietante, soprattutto perché sono rimasta per ben quattro giorni e mezzo senza internet per poi scoprire che tutto ciò era causato dalla mente smemorata e alquanto fancazzista (scusate il termine, io sono la prima che non usa parole volgari, ma quando ci vuole ci vuole!) di Lucy (la mamà ospitante, per chi non avesse letto il primo post), che aveva dimenticato di pagare la bolletta da ben due mesi.

Bah, classico esempio di nullafacenza argentina.

In ogni caso, dopo che la cara Lucy ha pagato la bolletta, internet è tornato.
Lamentablemente, funziona una mezza schifezza. No, davvero, io non ce la faccio a stare con questa connessione. La mattina è decisamente fuso ormai, e da quando la mia cara amica "è tornata" si rifiuta categoricamente di connetteri a Messenger, tra l'altro proprio la mattina, che è l'unico momento in cui io e i miei genitori possiamo parlare (vado a scuola di pomeriggio, ma di questo parlerò in un altro post).
I miei genitori ovviamente stanno con le flebo, nel senso che non ce la fanno a non parlare con me tutti i giorni (non hanno capito che teoricamente dovremmo parlare solo una volta a settimana xD), e pure io, perché se non so che fa la gente in Italia inizio a pensare troppo a loro e mi viene la nostalgia... maledetti ù.ù

Alla fine, grazie al provvidenziale intervento di Poly, un'amica di Nadia che è pure amica mia [Somos todos amigos! cit. tutti] ho deciso di iscrivermi a un corso di qualcosa, non so ancora cosa, devo andare ad informarmi.
Volevo aggiungere un'altra cosa. Non pensate che qui sia il Congo (o meglio la Svervegia) e che internet non funzioni da nessuna parte, anzi. In città funziona alla perfezione. ¡Ay, maldita conexión!

Ok, adesso la smetto, e vi prometto che il prossimo post sarà serio.

Un saluto,

Fabiana

mercoledì 19 ottobre 2011

Presentazione totalmente random e alquanto inutile - sclero n°1

Dopo quasi due mesi dalla mia partenza ho finalmente deciso di iniziare un blog sulla mia esperienza di intercambio.
Perché?
Beh, perché mi sono resa conto che quel poco che riesco a parlare con i miei cari non parlo mai delle mie impressioni ed osservazioni, e descrivo poco quello che mi succede. Aggiungeteci che da quando i miei amici hanno iniziato la scuola è estremamente difficile comunicare con loro sia per via del fuso orario sia soprattutto per gli impegni scolastici che hanno (a differenza mia).

Allora, iniziamo molto banalmente con le presentazioni, ma tenendo presente che i principali destinatari di questo coso sono i miei amici e la mia famiglia, questa presentazione è fondamentalmente inutile. La farò lo stesso, ad ogni modo, perché mi piace.
La sottoscritta si chiama Fabiana, ha 17 anni e -ma tu guarda- ad agosto è partita con AFS Intercultura alla volta dell'Argentina.
Attualmente vivo nella Provincia di Neuquén, in un piccolo paesino -pueblito- di montagna di cui non dirò il nome.
La mia famiglia ospitante è composta da un padre che è via per lavoro ogni 15 giorni per altri 15, una madre nullafacente che si diverte a fare l'estetista (la manicure in pratica), una figlia di quasi 16 anni di nome Nadia che a febbraio andrà sempre con AFS nientemeno che in Thailandia, un'altra figlia di nome Gabriela che ha 11 anni, e per finire un adorabile piccoletto di 2 anni che si chiama Valentino. Ah, quasi dimenticavo i due cani: Sachi, adorabile, tranquillissima e un po' vecchiotta meticcia, e Zafiro, terribile, piccola beagle di non-ricordo-quanti-mesi.
In Italia frequento il liceo Classico Europeo, mentre qui faccio la nullafacenza più totale, tranne che nelle ore di educazioe fisica.

Attualmente mi trovo semi-malata e chiusa in casa per terapia per la seconda volta in due mesi, mentre in Italia il massimo del malore era mal di pancia da stress. Già, lì i miei anticorpi erano davvero forti, ma con alle spalle tre anni di Circumvesuviana, metropolitana et similia, per non parlare del sollevamento pesi coi Dizionari di Latino e Greco ero diventata abbastanza immune a cose come l'influenza e la febbre, o la tosse. Adesso invece sono cose all'ordine del giorno, nonostante da quando sono qui i miei polmoni danzino dalla gioia.
Ah, già, quasi dimenticavo una cosa importante: io sono di Napoli, e qui per me è tutto estremamente diverso. Solo come ambiente, però.

Un'altra cosa fondamentale che si deve sapere sul mio conto è che sono perdutamente innamorata del Giappone e della Cina fin dalla più tenera età.
A questo proposito, qualcuno potrà dire: "E che ci fai in Argentina?" Beh, chiedetelo a Intercultura... (li odio ancora per questo, ma me la sono presa un po' con tutti, persino con Dio e il parroco durante una confessione).
Non starò a dire che teoricamente io so parlare oltre la mia lingua anche inglese e francese, soprattutto perché odio parlare in inglese e non scriverò mai in inglese su questo blog. Tanto per restringere il campo di quelli che possono leggerlo xD

Col tempo, se avrò voglia di postare, capirete altro di me. Adesso però mi scoccio e ho fame, ergo andrò a mangiare qualcosa nonostante la gengivite e poi mi metterò a scrivere qualcosa, probabilmente una fanfiction o un racconto.
Sì, sono molto pigra, e sto ingrassando, per giunta.

A presto,

Fabiana